La disabilità è un valore. No a luoghi comuni e stereotipi. Giovedì prossimo incontro con i giornalisti al seminario di Lanusei

Il racconto degli accadimenti che vedono coinvolte le persone con disabilità e le loro problematiche costituisce uno dei temi più delicati con i quali i giornalisti devono misurarsi. Il codice deontologico dell’Ordine professionale, se pure indica alcuni principi generali, è ancora piuttosto generico quando si affronta il problema del linguaggio da utilizzare per uscire da luoghi comuni e stereotipi che spesso suonano come discriminatori, se non addirittura offensivi.

Il tema sarà approfondito giovedì prossimo, 23 maggio, a Lanusei, per iniziativa dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, con la Caritas regionale, l’Agenzia Redattore Sociale, l’Ucsi e la Fisc, in un incontro dal titolo “Raccontare il territorio. La disabilità è un valore”, che si svolgerà presso l’aula magna del Seminario vescovile, in via Roma 106, dalle 14.00 alle 17.00

Occorre infatti che i giornalisti prendano coscienza e si dotino di un bagaglio culturale che consenta loro di affrontare anche questi temi nel modo più opportuno. Il Coordinamento pari opportunità del Consiglio nazionale dell’OdG ha diffuso una pubblicazione in pdf che analizza le tematiche connesse. E contiene un contributo del gruppo giornaliste Giulia Sardegna che delinea il problema nel modo corretto e contiene un glossario dettagliato.

Dopo l’introduzione di Francesco Birocchi, presidente Ordine dei giornalisti della Sardegna; Maria Chiara Cugusi, comunicazione Caritas Sardegna; Andrea Pala, presidente regionale Ucsi e Roberto Comparetti, delegato regionale Fisc, ci saranno gli interventi di Stefano Caredda, direttore dell’Agenzia Redattore sociale; Paola Mulas, Antonella e Rita Deiana, Associazione “Nel mondo di Giò”, Barbara Prestifilippo, associazione “Piccolo principe”;  Lisa Ferreli e Rita Concu, Associazione “Ogliastra in forma”; Augusta Cabras, cooperativa sociale “Schema libero”.

Ai giornalisti partecipanti verranno riconosciuti cinque crediti formativi deontologici.