Comunità sostenibili. Le sfide dell’Agenda 2030. Corso di formazione professionale per i giornalisti giovedì a Cagliari

La sostenibilità ambientale sta è tema di strettissima attualità. Le Nazioni Unite, con l’Agenda 2030, hanno sottoscritto, nel 2015, un programma articolato e ben definito di obiettivi che i 193 Paesi membri dell’ONU devono raggiungere entro la fine del decennio: un mondo con meno fame e povertà, più attento alla dignità e all’uguaglianza.
Tutto ciò passa attraverso il ruolo che le comunità possono esercitare sul tema della sostenibilità. Sono diverse le esperienze virtuose, anche nel territorio della nostra isola, che mettono in luce l’importanza di superare gradualmente l’attuale modello di sviluppo economico. In questo ambito il mondo accademico e il settore industriale stanno mettendo in campo nuovi progetti con un occhio di riguardo anzitutto per le ingenti risorse che il Piano nazionale di ripresa e resilienza porta con sé.
Di tutto questo si parlerà giovedì 30 giugno dalle 15 alle 18, nell’Aula magna della Pontificia facoltà teologica della Sardegna, via Sanjust 13, a Cagliari, nel corso formativo «Comunità sostenibili tra presente e futuro. Le sfide dell’Agenda 2030», promosso dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna e dall’Unione cattolica della stampa italiana.
I lavori, introdotti e moderati da Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, si apriranno con i saluti di padre Francesco Maceri, preside della Facoltà teologica della Sardegna e di Andrea Pala, presidente regionale di Ucsi Sardegna. Relatori saranno: Alessandra Todde, viceministra dello Sviluppo economico; Francesco Lippi, amministrazione unico Carbosulcis; Emilio Ghiani, professore associato di Sistemi elettrici per l’energia e Impianti di produzione dell’energia elettrica dell’Università di Cagliari; Annalisa Columbu, presidente Legambiente Sardegna. Conclusioni di Vincenzo Varagona, presidente nazionale dell’Ucsi e di monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e vicepresidente della Conferenza episcopale italiana
La frequenza al corso darà diritto al conseguimento di 3 crediti formativi.