Formazione per i giornalisti. La radio, patrimonio dell’umanità. Giovedì 26 maggio ore 10.30 Aula Magna Università di Sassari

Il Dipartimento di Storia, scienze dell’uomo e della formazione dell’Università di Sassari organizza per il prossimo giovedì 26 maggio dalle 10.30 alle 13.30 nell’Aula Magna dell’Ateneo, in piazza Università, un seminario dal titolo “La Radio, patrimonio dell’Umanità.” A 100 anni dalla prima storica trasmissione radiofonica broadcast al mondo, avvenuta il 15 giugno 1920 dalla fabbrica aperta da Guglielmo Marconi a Chelmsford in Inghilterra e a 2 anni dal centenario della prima trasmissione radiofonica italiana il 6 ottobre del 1924, la radio è ancora oggi un potente mezzo di comunicazione. A livello globale rimane il mezzo maggiormente utilizzato. Questa capacità unica di raggiungere il pubblico più vasto significa che la radio può raccontare le diversità della società e dar loro voce per essere rappresentate e ascoltate, offrendo un’ampia varietà di programmi, punti di vista e contenuti. Anche l’UNESCO e l’ONU ne riconoscono l’importanza politica e sociale tanto da celebrare ogni anno il World Radio Day. Alla giornata dell’Ateneo sassarese, dopo i saluti del Rettore dell’Università Gavino Mariotti e della Presidente del Dipartimento Romina Deriu, interverranno Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna; il programmista e giornalista della Rai Giovanni Sanna; il giornalista e docente universitario Gianni Garrucciu, autore del libro “La Radio, storie e curiostà”; Andrea Borgnino, direttore di Radio Teche Te’, che in collegamento dagli storici studi di via Asiago in Roma proporrà alcuni brani d’epoca sui 100 anni di Radio Rai; Rosario Cecaro, giornalista e docente universitario; Alessandro Pirina, responsabile delle pagine culturali de La Nuova Sardegna; Stefano Faedda, titolare del Museo della Radio di Ittiri; il radioaamatore Antonio Solinas, che illustrerà alcuni esemplari di radio d’epoca allestite nella stessa Aula Magna.
I giornalisti partecipanti avranno diritto a tre crediti formativi.