Care colleghe e cari colleghi,
per la giornata di oggi sono state indette molte manifestazioni, tra cui uno sciopero generale proclamato da alcune sigle sindacali, in segno di solidarietà con la popolazione palestinese massacrata a Gaza. L’Ordine dei giornalisti, come sapete, non organizza scioperi (e per altro la nostra categoria oggi sarà al lavoro proprio per raccontare la mobilitazione), ma segue con preoccupazione fin dal primo momento la vicenda. Ha espresso orrore e condanna per gli attentati del 7 ottobre, auspica la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani, ma ritiene anche che non si possa tacere davanti al massacro in atto. Questo ci sembra perciò il giorno giusto per ricordare due iniziative del Consiglio nazionale dell’Ordine sull’argomento.
La prima è l’appello, avanzato ormai da tre mesi, al governo italiano, al presidente della Repubblica e alle istituzioni europee, perché facciano pressione sul governo israeliano per consentire l’accesso ai giornalisti nella Striscia, per documentare nella maniera corretta quel che sta accadendo.
La seconda è l’adesione, insieme ad altri enti e associazioni, alla campagna “Alziamo la voce per Gaza” che prevede, tra l’altro, una raccolta di fondi da devolvere al Sindacato dei giornalisti palestinesi, per il sostegno degli operatori dell’informazione di Gaza. Alcuni colleghi ci hanno manifestato l’intenzione di contribuire, proprio nella giornata di oggi, alla causa di solidarietà per il popolo palestinese: chi volesse farlo sostenendo i giornalisti palestinesi, può farlo attraverso l’Iban IT40N0103003250000005602513, intestato al Consiglio Nazionale Ordine dei Giornalisti, con la causale: “Alziamo la Voce per Gaza”. Di seguito, il link con l’illustrazione completa dell’iniziativa.
L’Ordine dei giornalisti continuerà ad animare il dibattito sul conflitto in corso, nel rispetto del diritto di tutti i popoli a vivere in pace e libertà.
L’Ordine dei giornalisti della Sardegna
