Lutto nel giornalismo sardo per la scomparsa di Mauro Manunza

Ci ha lasciati oggi Mauro Manunza. Si trovava da qualche giorno all’Hospice dell’Ospedale Businco di Cagliari, dove era stato ricoverato all’inizio dell’anno nell’Unità di Ematologia. Il 17 gennaio scorso aveva compiuto 78 anni.
Era giornalista professionista da 54 anni (dal 1966), ma aveva cominciato la sua carriera all’Unione Sarda, qualche anno prima, quando aveva 21 anni. La sua vita professionale è stata intensa e sostenuta da una grande passione, così come la generosità al servizio dei colleghi e il suo impegno sociale.
Per molti anni della sua lunga carriera è stato cronista di giudiziaria ed il suo modo di scrivere e di raccontare i processi hanno costituito pagine indimenticabili di giornalismo. All’Unione Sarda ha lavorato per 40 anni, impegnato in tutti i settori della redazione, compresa la sezione delle pagine culturali, fino a ricoprire l’incarico di vicedirettore, dal 1994 al 2003, anno del suo pensionamento. Era stato anche capo cronista. Ha avuto esperienze anche in campo del giornalismo televisivo (a Videolina) e ha collaborato a quotidiani nazionali (come corrispondente) e a numerose riviste culturali, regionali e nazionali.
Alla professione ha dedicato molte energie, diventando, nel marzo del 1991, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna. Incarico ricoperto per 15 anni (sino al giugno del 2006). Un periodo difficile per il giornalismo sardo che lui ha guidato con determinazione e saggezza. Ha fatto parte più volte delle Commissioni d’esame per l’abilitazione alla professione giornalistica. E’ stato docente di “Ordinamento della professione giornalistica e Deontologia professionale nel Master post-lauream di specializzazione in giornalismo presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Sassari.
Da ragazzo ha frequentato lo scoutismo, mondo al quale è rimasto sempre legato e poi è stato Delegato per l’informazione nel Comitato regionale sardo dell’Unicef e socio del Rotary Cagliari, dal 1982, ricoprendo l’incarico di presidente del Club negli anni 2012-2013.
Era uomo brillante, di profonda cultura e di alti valori civili. Sempre, anche nei momenti più complicati della sua vita, Mauro ha dimostrato coraggio e rettitudine, valori che gli hanno procurato la stima generale ed un grandissimo numero di amici sinceri.
Alla moglie Mariangela e ai figli Andrea (che ha voluto percorrere la strada del padre come giornalista a L’Unione Sarda) e Michele e agli amatissimi nipoti Mauro e Francesco, vadano le più affettuose condoglianze dell’Ordine dei giornalisti e di tutti i giornalisti sardi, con la promessa che non lo dimenticheremo.